Obsolescenza dell’interfaccia grafica ( Obsolescence of G.U.I)

di | 16 Dicembre 2024

RASSEGNA STAMPA

Obsolescenza dell’interfaccia grafica: tra pittura e memoria

digitale

W.Y.S.I.W.Y.G.

1995-2003

La storia delle avanguardie visive di questo secolo coincide con la lotta

contro l’obsolescenza tecnologica.

(Eric Hobsbawm, La fine della cultura, pag. 251)


Le opere  esposte ruotano attorno ad una  riflessione sulla rapidità

con cui le tecnologie – e le immagini da esse generate – attraversano il ciclo

della nascita, obsolescenza e dismissione. Il progetto, intitolato

“Obsolescenza dell’interfaccia grafica”, esplora l’incontro tra arte

tradizionale e ispirazioni digitali, con particolare attenzione a quelle

immagini nate dai programmi informatici e dai frammenti di videogiochi

iconici.

Pittura e tecnica: un ritorno alle origini

Le opere in mostra sono realizzate utilizzando tecniche pittoriche

tradizionali. La preparazione della tela e i colori seguono antiche ricette,

conferendo alle immagini un sapore arcaico, in netto contrasto con i soggetti

di matrice digitale. I riferimenti spaziano da sistemi operativi degli anni

Novanta a videogiochi come Pac-Man, reinterpretati per creare un dialogo

visivo tra passato e futuro.

Questa scelta formale sottolinea una delle tensioni centrali del progetto: il

confronto tra la permanenza dell’arte manuale e la transitorietà dei processi

digitali. Come i graffiti rupestri raccontano le origini della comunicazione

visiva, così queste opere riflettono sull’effimero delle immagini

contemporanee.

Il concetto di W.Y.S.I.W.Y.G.

Il titolo del progetto, W.Y.S.I.W.Y.G. (What You See Is What You Get), è

un termine informatico che descrive la corrispondenza tra ciò che appare sul

monitor e ciò che viene stampato. Questo acronimo funge da chiave di lettura

per l’intera opera, sia come metodologia creativa sia come critica verso il

paradosso tecnologico. Se da un lato si aspira alla perfezione della

trasposizione, dall’altro emerge la consapevolezza che ogni immagine è

destinata a perdere valore e significato con l’evoluzione tecnologica.

Tra arte e memoria

Un altro tema centrale è quello della conservazione della memoria, intesa sia

in senso digitale sia culturale. Alcune opere evocano il lavoro dei programmi

dedicati al monitoraggio degli hard disk, sollevando interrogativi sul destino

delle informazioni e sull’idea stessa di preservazione nel tempo.

La riflessione sull’obsolescenza – sia tecnologica che visiva – si intreccia con

frammenti letterari e filosofici, tra cui citazioni da autori come Eric

Hobsbawm. Questo dialogo tra immagini e testi amplifica il significato delle

opere, trasformandole in spunti di meditazione sulla nostra società digitale.

Conclusioni

“Obsolescenza dell’interfaccia grafica” invita lo spettatore a interrogarsi sul

rapporto tra innovazione e memoria, tra tecnologia e arte. Attraverso un

approccio pittorico che si rifà alle origini della pratica artistica, il progetto

apre una finestra sul futuro delle immagini e sul loro destino nel vortice della

modernità.