“Racconto”
di Stefano Strazzabosco.
“I bravi poeti cinesi possono sintetizzare entrambi questi aspetti:
ricavare profondità dal ripensamento della cultura antica
e ricavare vitalità dalla nuova carne e sangue e
dagli stimoli negativi della dura realtà”.
Yang Lia
Racconto è una breve suite che risulta dall’incontro di un fantasma mai esistito (Omero), un traduttore dalla lingua dei morti (Pindemonte) e un uomo molto veloce (io). Il tema è l’infelicità presente, letta attraverso quella del passato. Racconto fa riferimento ai libri IX e XI dell’Odissea nella traduzione settecentesca di Ippolito Pindemonte. Lo scopo di questa operazione è di verificare lo choc prodotto dalle varie forme di sofferenza, non ultima quella prodotta dalla velocità dei mutamenti e dalla conseguente immediata obsolescenza degli oggetti simbolici. Non per misurare la crudeltà implicita in questa rapidità funerea e produttrice di fantasmi e furie; ma per uno strampalato senso di umanità e pietà, di fronte alla diffusa evanescenza di cose tante persone e cose; e per rivendicare la puerile importanza del gioco, unica forma di sopravvivenza del pensiero in tempi sospettabilissimi. Dedico questa personale “memoria del futuro” al mio amico Enrico e all’epica effimera dei suoi allucinati pacmen. |