di Vitaliano Trevisan
Tutti, al giorno d’oggi, si danno un gran da fare per conservare la memoria, quantità sempre più
grandi di memoria vengono immagazzinate, catalogate, restaurate, ricostruite, ma noi la pensiamo
diversamente, io, dissi all’attrice, vorrei solo riuscire a dimenticarla, ma è tutto inutile,
dissi, non mi riesce di buttare via niente. Chissà, forse con l’età andrà meglio, cominceremo a
dimenticare davvero; e lo stesso, dicevo, non sapremo mai se e chi e che cosa avremo dimenticato.
E’ terribile, dissi, non poter dimenticare niente.
***
Hanno distrutto la pittura
diceva
completamente distrutta
La pittura non esiste più
diceva
E dipingeva.
I cardellini
disse una volta
hanno una posizione centrale nella storia dell’arte
Sono uccelli coraggiosi
Una posizione centrale che nessuno ha mai indagato
pausa
Stare con lui era
come stare con un bambino
sempre a giocare con i suoi pennelli
i colori
le tele
i cuscinetti a sfera
Esplosione di un codice
diceva
e io esplodo una macchina da scrivere.
***
Con la sua mania di spostare in continuazione tutti i mobili
Andavo a trovarlo
appena conosciuto
e ogni volta era tutto diverso
il tavolo era da una parte
e due giorni dopo era da tutt’altra parte
e il giorno dopo ancora era tornato dov’era
Il computer era lì e adesso è qui
La scrivania era sotto la finestra
e ora è di fianco alla finestra
che è dove è sempre stata
Il letto che era addossato alla parete
lo ritrovavo in mezzo alla stanza
la libreria a destra della portafinestra improvvisamente era a sinistra della portafinestra
che rimaneva dov’era
Perchè non può spostarla
mi dicevo
se no avrebbe spostato anche quella
e le porte e i muri
tutta la casa
Entravo
e ogni volta trovavo una casa completamente diversa
***
MITROVICH: Squartare le Giò Ponti con un coltello da cucina
Una specie di azionismo applicato
3VISAN: Capisco
non sarebbe per niente provocatorio
MITROVICH: Direi che sarebbe nella tradizione
3VISAN: Un po’ come sputare nel piatto
MITROVICH: Per scuotere questa città ci vuole ben altro 3visan