Obsolescenza dell´interfaccia grafica

“La storia delle avanguardie visive di questo secolo

coincide con la lotta contro l’obsolescenza tecnologica”  

“La fine della cultura” pag. 251 Eric Hobsbawm

Obsolescenza dell’interfaccia grafica ( Obsolescence of G.U.I)

1995-2003

W.Y.S.I.W.Y.G.

II titolo  che il sottotitolo  sono due acronimi del linguaggio informatico e

indicano rispettivamente nel caso dell’interfaccia grafica (G.raphical. U.ser

I.nterface) la disciplina che si occupa attraverso le immagini di rendere

intuitivi l’uso dei programmi , e W.Y.S.I.W.Y.G. la corrispondenza richiesta

tra le immagini che vengono visualizzate sul monitor e la loro trasposizione

cartacea attraverso l’uso di una stampante. Il lavoro prende le mosse

 concettualmente da questi due termini che rappresentano  sia l’evoluzione

tecnologica del computer che il livello di sofisticazione raggiunto dal software

e li rilegge su un piano artistico cercando di sottolineare come le immagini

subiscano lo stesso trattamento delle tecnologie, dei processo produttivi,

delle competenze umane, cioè di un rapido  invecchiamento ( obsolescenza),

una  inidoneità economica ancor prima che tecnologica che li rende

inutilizzabili in un battibaleno. Il lavoro che qui viene presentato nella sua

trasposizione digitale  è nato come lavoro pittorico, mi sono ispirato  ad

alcune immagini tratte dai programmi dei sistemi operativi e a alcuni

frammenti di videogiochi.(ad esempio il  videogioco PaMan) e ho cercato di

forzarne la somiglianza con i graffiti rupestri e con la loro simbologia. Una

particolare attenzione è stata poi data ai programmi che si occupano di

controllare lo stato della conservazione dei dati all’interno dell’hard disk.

Qui il tentativo è stato quello di  evocare solo il problema della conservazione

delle informazioni e quindi della memoria, consegnando alla forza espressiva

di alcuni scrittori e filosofi citati il compito di trattarla con dei frammenti

tratti dai loro scritti.

W.Y.S.I.W.Y.G.

è l’acronimo che sta per l’inglese What You See Is What You Get (quello che

vedi è quello che ottieni). Il termine è proprio del campo dell’informatica ed

ha sostanzialmente il significato di indicare come  il software e le stampanti

dovrebbero dare  risultati  soddisfacenti, che ci sia cioè un corrispondenza tra

le immagini a monitor e quelle ottenute sulla carta. Questo riassume

l’obiettivo che mi prefiggo quando, nei miei dipinti,  mi ispiro al mondo

informatico  o alla fotografia. L’acronimo funge da referente metodologico al

quale ricorrere concettualmente durante l’esecuzione dell’opera, guidandomi

nel tentativo di conservare la forza dell’immagine ispiratrice.