Videogames > Insert Coin

Intervista > di Matteo Bittanti 2007

 

“Impossibilità assoluta di disegnare il movimento dal vero. Inventare è sbagliato,
lasciar perdere. Solamente immobilità, oppure gesti che diano l’illusione del movimento
nell’immobilità assoluta… Pittura Rupestre. Disegni nelle caverne, caverne, caverne.
Lì, e soltanto lì, il movimento è riuscito. Capire perché, scoprire le possibilità,
ma ne dubito”. >Alberto Giacometti, Scritti, 1946 circa.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Se i videogiochi della prima generazione avevano tratti che richiamavano i graffiti rupestri, gli ingombranti baldacchini che li contenevano avevano ai miei occhi tutte le caratteristiche delle grotte, dove rifugiarsi per sfuggire almeno per qualche istante agli impegni quotidiani.

Tutte le opere che seguono  sono ispirate al mondo videoludico delle prime generazione di videogiochi e alle interfaccie dei sistemi operativi del periodo.

Ho usato varie tecniche, cercandoun modo per evocare  la tremolante luminescenza dell’interfaccia grafica e la mistriosa sintassi dei codici che la descrivevano.

Space-invaders-vs-piazza-dei-signori

You-are-so-far-away-from-me

Puzzle-bobble-taito